DOSSIER: "L'occidentalizzazione del mondo "
Iacopo CONTI : Un esempio di occidentalizzazione del mondo: detenzione e diritti dei detenuti di Guantanamo

Il tema della occidentalizzazione del mondo trova espressione anche in materia di giustizia e prigionie. A Guantanamo, infatti, trovano applicazione pratiche di prigionia e principi giuridici (peraltro violati) esclusivamente occidentali nei confronti di prigionieri, per lo più, provenienti dai paesi arabi.

A. Il trattamento dei detenuti
B. Lo svolgimento dei processi
C. Il ruolo del diritto internazionale
D. Considerazioni finali
E. Bibliografia

A. Il trattamento dei detenuti

Guantanamo è la base militare statunitense in territorio cubano dove sono stati rinchiusi oltre settecento uomini catturati su campi di battaglia e accusati (si noti subito: “accusati”, non “condannati”) di avere legami con il terrorismo di matrice islamica. Camp Delta (questo il nome del carcere di massima sicurezza) è stato costruito da una società americana su incarico del Pentagono che le ha versato oltre nove milioni di dollari. La nuova costruzione nasce dalle rovine di un altro campo già esistente, il campo “X Ray”. “X Ray” era stato posto sotto accusa per l’inumanità dei trattamenti applicati ai suoi detenuti, ma anche Guantanamo ha suscitato forti polemiche a livello internazionale sulle modalità sia della detenzione sia dello svolgimento dei futuri ed eventuali processi.

I detenuti si trovano in una condizione caratterizzata dal massimo isolamento dal resto del mondo. Essi sono rinchiusi in delle celle murate su tutti i lati e chiuse da porte fatte di reti di acciaio. Le dimensioni delle celle sono assai ridotte: quasi due metri di lunghezza e due e mezzo di profondità. In questo breve spazio è presente un lavandino, un gabinetto alla turca e un letto murato a mezz’altezza dal pavimento, un tappetino per pregare e una freccia dipinta sul pavimento che indica La Mecca. I detenuti sono anche provvisti di un Corano e di una dama o di una scacchiera (questo appare peraltro paradossale dato che, essendo le celle singole, non si capisce con chi possa giocare il prigioniero). Le dimensioni della cella e la disposizione degli oggetti sono tali per cui il detenuto non può fare più di due passi all’interno di essa.

L’isolamento del detenuto non è solo in cella ma lo accompagna anche nei momenti in cui mangia o in cui esce di cella per il periodo d’aria accordatogli. Il cibo viene servito e consumato direttamente in cella; si tratta di alimenti surgelati che tengono conto delle regole islamiche; viene servito tre volte al giorno tutti i giorni (anche quelli di digiuno); è molto calorico tanto che i detenuti sono ingrassati in media di sei chili. Il periodo d’aria varia da detenuto a detenuto. Ciascun carcerato è collocato a uno dei quattro livelli di detenzione esistenti. A ciascun livello corrispondono dei vantaggi consistenti nel maggior o minor tempo di aria aperta di cui il detenuto può godere, e nel numero di docce e di rasature di barba concesse. Il livello più alto è il primo che prevede trenta minuti di aria cui ne seguono cinque di doccia e cinque per la rasatura: il tutto tre volte la settimana. Il livello più basso è il quarto che permette il periodo d’aria (con le relative docce e rasature di barba) solo due volte la settimana e per un arco di tempo minore. Il passaggio da un livello all’altro dipende dal comportamento del detenuto: questi quando arriva al campo è posto al livello tre e se non ne infrange le regole per trenta giorni viene promosso di un livello, ma se dopo la promozione viola quelle stese regole retrocede di due livelli. Le regole da rispettare sono cinque: non rifiutare il cibo; non gridare; non insultare i secondini; non provare ad affrontarli fisicamente; non colpirli con getti di acqua e secrezioni corporee.
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